Una scultura geometrica le cui parti vogliono indicare meccanismi ed ingranaggi; il passare del tempo. Le dimensioni sono: 69x45x8,5 cm.
La maggior parte delle opere che realizzo sono dei quadri scultura che si possono appendere al soffitto oppure al muro. Questi quadri scultura sono delle rappresentazioni astratte di oggetti, figure femminili e di animali. Possono essere realizzati da metacrilato colorato unito a legno ed altri oggetti, oppure le sculture possono avere un’anima in ferro saldato (sempre a vista), dove vengono montati altri materiali. Le mie sculture, nella maggior parte dei casi hanno un punto di vista preferito o addirittura un unico punto di vista, proprio nel caso dei quadri scultura che si possono appendere come veri e propri oggetti d’arredo.
Sono convinta che ferro e metacrilato se usati in un certo modo possano andare in sintonia e formare una scultura che abbia un equilibrio. Questo equilibrio viene dato dal colore e dalla forma, importante infatti è il peso visivo delle parti e non il peso reale della materia.
Il ferro è un materiale che basta piegarlo leggermente per poter prendere una valenza ed una prospettiva totalmente differente. I quadrelli di ferro, specialmente quelli più sottili, si piegano con estrema facilità ed hanno un’eleganza di movimento che si fonde con lo spazio circostante poiché lo occupano in maniera discreta, in particolar modo il colore nero fa sì che l’elemento si possa notare meno se si osserva lo sfondo, ma che prenda invece rilevanza se si guarda la scultura. Ovviamente quando inserisco un colore non lo faccio mai per caso, voglio che quella parte risalti di più.
Amo far vedere bulloni ed elementi costruttivi che uniscono il metacrilato ed il ferro e questo perché quei pezzettini utili e meccanici (viti, bulloni, rondelle) che si usano nella quotidianità, trovo siano anche dotati di una bellezza propria che si può decontestualizzare e guardare come elemento a sé stante.
Esistono numerose tecniche per lavorare il vetro in maniera artigianale; in Italia, soprattutto nell’isola di Murano, è diffusa la lavorazione del vetro soffiato (inventata inizialmente dai Romani per realizzare i vetri alle finestre in maniera più economica rispetto all’uso dell’alabastro) che permette di realizzare piccoli e grandi oggetti in maniera tridimensionale e quella della murrina. Sono invece di provenienza del nord Europa, e poco usate nel nostro paese, le lavorazioni del vetro a piombo, della vetrofusione e della sabbiatura che vengono utilizzate in particolar modo per realizzare vetrate. Inventata più recentemente (fine ‘800), è la tecnica Tiffany, proveniente dall’America ed in particolare da Manhattan, inizialmente utilizzata per creare delle lampade di raffinata fattura, questa tecnica di lavorazione del vetro è adesso impiegata anche per creare numerosi altri oggetti.
Cliccando nel nome delle opere, potrete vedere nel dettaglio l’immagine dell’opera e le spiegazioni sul significato.
6-13 giugno 2010
Partecipazione alla XX edizione del concorso “Lune di primavera”, esposizione delle opere “La famiglia del gatto”, “La Civetteria si fa Spavalda” e “L’Attesa prima dell’Assalto” presso il Chiostro dell’Associazione VIII marzo.
28 aprile 2007
Mostra collettiva presso la Galleria “Il Leone” di Roma, vengono presentate alcune opere già precedentemente esposte.
16 settembre 2006
Mostra a Mondolfo, presso l’Auditorium S. Agostino, di artisti-grafologi per finanziare la ricerca in Grafologia.
“La civetteria si fa Spavalda”, opera in ferro e metacrilato, si ispira ad alcuni segni grafologici.
1 dicembre 2006
Mostra a Roma presso l’Istituto “Serafico” per finanziare la ricerca in Grafologia.
La prima scultura dopo anni di pausa, nel frattempo mi sono diplomata in “Consulenza Grafologica” arricchendo sicuramente la mia personalità e la modalità di espressione scultorea.
La scultura “L’Attesa prima dell’Assalto”, in ferro e metacrilato verde, prende spunto nel nome e nel suo andamento da tematiche grafologiche.
Ottobre 2001
Inaugurazione del giardino e delle sculture, presso la città di Umbertide (Pr).
Le opere precedentemente esposte al Parco Museo “L’Olivello”, vengono sistemate in maniera stabile, all’aperto.
28 febbraio 2001
Esposizione al “Dome”, un locale di Roma.
Sono quadri-scultura di metacrilato colorato e legno, da appendere al muro.
18 gennaio 2001
Esposizione presso il locale “Bush” di Roma.
Opere piatte in metacrilato colorato e dipinte con smalti.
Luglio 2000
Discussione della Tesi su Pietro Consagra presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
17 luglio 1999
Partecipazione ad una mostra delle Accademie di Belle Arti di Roma e Milano, a Colonnella (Te).
La scultura esposta si intitola “Scultura doppia” ed è in gesso e pastelli colorati.
24 luglio 1999
Partecipazione ad una mostra organizzata dal Professore di Scultura dell’Accademia di Belle Arti, Bruno Liberatore. La scultura è in gesso, di grandi dimensioni, e viene disposta all’aperto insieme ad altre, intorno ad un laghetto.
Luglio 1997
Diploma di “Aiuto Scenografo”; corso biennale riconosciuto dalla Regione Lazio, presso L’Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie, Via Benaco 2.
1995
Diploma presso il Liceo Artistico Quinquennale e Sperimentale, S’Orsola, di Roma. Come professore di Modellato ho avuto lo Alberto Timossi.
7 maggio 1994
Premiazione da parte di Rita Levi Montalcini per la vincita del 1° premio del concorso “Il tuo futuro”. Il premio consiste in una borsa di studio biennale presso L’Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie, diretta dallo scultore A. Mongelli.